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Ambientamento al nido: spunti per facilitarlo

Ambientamento al nido o inserimento?

 

Nei prossimi giorni tanti piccoli cominceranno il nido e per tanti di loro sarà la prima separazione dai genitori. Solitamente, per agevolare questa separazione, c’è un periodo di adattamento chiamato tradizionalmente inserimento ma che la pedagogia Montessori preferisce chiamare ambientamento al nido…e le parole sono importanti…

Quando parliamo di inserimento il ruolo del bambino è passivo quindi è l’adulto che inserisce il bambino in un nuovo contesto. Il concetto di ambientamento, invece, rispetta il principio Montessori di mettere il bambino al centro, ovvero pensare il bambino dal suo punto di vista. Il bambino ha un ruolo attivo nel suo adattarsi (ambientarsi) al nuovo contesto, essendo l’adulto un mezzo tra il bambino e l’ambiente.

Spunti per facilitare l’ambientamento al nido

Come i genitori possono accompagnare e agevolare i propri figli in questo delicato momento di ambientamento al nido:

·         fiducia nella scuola: la prima cosa da segnalare è l’importanza che i genitori stessi si fidino del nido dove portano il loro bambino. Se i genitori sono tranquilli il bambino lo sentirà e sarà più tranquillo a sua volta.

·         informare il bambino su come si svolgerà la sua giornata: l’ambientamento comincia da casa. Comunicare al bambino  quando si sveglia come sarà scandita la sua giornata, ad esempio “ora facciamo colazione e poi ci prepariamo per andare a scuola”. 

·         sottolineare al bambino le cose e le persone che troverà al nido: Nel tragitto casa-nido possiamo parlare delle persone (maestre e bambini) che troverà oppure dei materiali o attività che ci sono da fare.

·         favorire l’autonomia del bambino all’entrata a scuola: Una volta a scuola conviene che il bambino, se è autonomo e cammina, arrivi a piedi alla porta. Se lo portiamo in braccio fino la porta la separazione sarà più difficile (si sta così bene in braccio a mamma o papà). Inoltre se il genitore è nervoso o preoccupato per la reazione del bambino e lo porta in braccio, questo sentirà il battito accelerato del cuore della mamma o del papà e percepirà  la preoccupazione del genitore! È consigliabile che siano loro a suonare il campanello (è la loro scuola!).

·         saluto affettuoso e informativo: Nel momento del saluto (se già state in quella fase dell’ambientamento) oltre alla affettuosità del bacio e/o abbraccio  ricordare al bambino che la mamma (papà, nonna,ECC) torna sempre. È scontato per l’adulto ma non per il bambino. Inoltre se la persona che accompagna il bambino è diversa da quella che lo andrà a prendere conviene informarlo anche a questo riguardo.

 

Rispettare i tempi del bambino

Infine ricordatevi che ogni bambino è diverso: ognuno reagisce diversamente e ognuno ha i suoi tempi. Il vero obiettivo di questo periodo di ambientamento al nido non è quindi che il bambino non pianga quando lo lasciamo a scuola o smetta di farlo presto, ma che dalla elaborazione di questa prima separazione porti con sé un bagaglio che lo aiuterà a fronteggiare separazioni future.

Marta Giner Alventosa
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Intervento Psicosociale
Educatrice Montessori