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L’alimentazione dei figli può risultare in alcuni casi difficoltosa a causa di restrizioni alimentari (alcuni cibi non vengono mangiati) o iperfagia (eccessiva assunzione di cibo). Al centro vi è la preoccupazione per la salute dei figli, per il loro benessere e per la loro vita di relazione.

Occuparsi del «comportamento del mangiare» può rendere faticosi i rapporti in famiglia. Il genitore può arrivare a sentirsi un controllore pur non volendo diventare tale ma con l’unico scopo di fare adeguatamente il proprio ruolo.

Il Progetto GEA è un servizio che offre consulenza psicologica-psicoterapica individuale e familiare per domande nell’ambito del comportamento alimentare dei figli; training di formazione psicosociale su tematiche legate al comportamento alimentare dei figli; consulenza in ambito scolastico per progetti di prevenzione dei comportamenti alimentari a rischio.

 

A chi si rivolge
Obiettivo del servizio è rispondere alla domanda di genitori e figli considerando i primi come collaboratori per la costruzione dell’ intervento e rispettando i diritti e desideri di ciascuno, la fase evolutiva del minore, il principio di minima «invasività».

 

Metodo
La consulenza vuole promuovere lo sviluppo di un approccio «consapevole» all’ alimentazione e dei meccanismi che influenzano il comportamento alimentare, la promozione di strategie di gestione del comportamento alimentare, il potenziamento del ruolo genitoriale in ambito relazionale e della comunicazione con i propri figli.

 

Referente: 
Dr. Filippo Jacoponi