Il Bonus psicologo (o bonus psicologico) è realtà.
Lo ha stabilito il Decreto ministeriale attuativo del 31 maggio 2022, pubblicato il 27 giugno scorso in Gazzetta Ufficiale.
Il Bonus psicologo tutela la salute pubblica
Finalmente, lo Stato considera il benessere psicologico un elemento essenziale della salute pubblica.
David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), già a dicembre 2021 poneva l’accento su un maggior bisogno di tutela del benessere psicologico. Affermava che: “secondo l’indagine recentemente pubblicata da CNOP risulta un aumento del 39% delle richieste di aiuto nell’ultimo anno […] un dato oggettivo rilevante”. Ad oggi le richieste di aiuto per ansia, depressione, stress e altre problematiche di tipo psicologico sono in forte aumento in tutte le fasce della popolazione.
Il Bonus psicologo, quindi, risponde al bisogno crescente di benessere delle persone. Nasce per aiutare le persone a migliorare il proprio benessere psicologico, a seguito della pandemia di COVID 19. Sostiene soprattutto coloro che si trovano in difficoltà economiche e non potrebbero permettersi un valido aiuto.
Cos’è il Bonus psicologo?
Il Bonus psicologo è un aiuto economico per affrontare le spese relative alle sessioni di psicoterapia. Tali sessioni sono realizzate da specialisti psicologi e psicologhe che hanno una regolare iscrizione all’elenco degli psicoterapeuti ed hanno comunicato al CNOP l’adesione all’iniziativa.
È stato introdotto dal Decreto legge n. 228/2021, convertito con modificazioni dalla Legge n. 15 del 25 febbraio 2022.
Ammonta complessivamente a 10 milioni di euro, ripartiti tra le Regioni. Per il Lazio è prevista una quota pari a 959.410 euro.
L’obiettivo specifico è migliorare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia.
A chi è rivolto il Bonus psicologo?
Il Bonus è rivolto a chiunque soffra di una qualche forma di disagio psicologico causata direttamente dalla pandemia o dalle sue conseguenze a livello fisico, economico o sociale.
Tra i sintomi più comuni possiamo trovare manifestazioni di ansia, stress, depressione collegati a disagio e/o a disturbi conclamati (per citarne solo alcuni: stress post-traumatico, disturbi d’ansia, disturbi dell’umore).
Il Bonus non è rivolto a pazienti psichiatrici, già in carico al servizio pubblico. Per essi il Decreto legge n. 228/2021 prevede altre forme di tutela.
Quali requisiti servono per richiedere il Bonus psicologo?
Possono richiedere il Bonus le persone che:
- risiedono in Italia;
- hanno un ISEE fino a 50 mila euro;
- si rivolgono a uno/a psicoterapeuta che abbia aderito all’iniziativa tramite comunicazione al CNOP.
Non sono previsti limiti di età.
Come richiedere il Bonus psicologo?
Da oggi (25/07/2022) è possibile fare la richiesta sul sito dell’INPS. Il termine per la presentazione delle domande è il 24 Ottobre 2022.
Per accedere al bonus è necessario accedere al portale dell’INPS o contattare il Contact Center Integrato: numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento).
Per effettuare l’accesso bisogna essere in possesso di SPID, Carta di identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS)
Il sistema fornisce in automatico la dichiarazione sostitutiva unica di autocertificazione (DSU) valida ai fini ISEE. Se la DSU è valida, il richiedente verrà inserito in una graduatoria. Nel caso in cui la DSU non fosse valida, per procedere con la richiesta, il richiedente sarà informato della necessità di presentarne una valida.
Il Bonus è assegnato in base all’ordine di arrivo delle domande. Si da precedenza alle persone con ISEE più basso, escludendo chi ha un ISEE superiore a 50 mila euro.
Al termine del periodo di presentazione delle domande, l’INPS comunicherà ai beneficiari l’accoglimento della richiesta del Bonus Psicologico. Facendo ciò, allegherà il codice univoco personale del beneficiario.
A partire dal giorno della comunicazione, il destinatario avrà 180 giorni di tempo per rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta iscritto/a all’elenco degli aderenti all’iniziativa, consultabile sul sito dell’INPS.
A quanto ammonta il contributo del Bonus?
Il contributo copre fino a 50 euro di spesa per ogni seduta. L’importo massimo per ogni beneficiario/a varia in base al proprio reddito:
- 600 euro, con ISEE inferiore a 15 mila euro;
- 400 euro, con ISEE compreso tra 15 mila e 30 mila euro;
- 200 euro, con ISEE compreso tra 30 mila e 50 mila euro.
È importante ricordare che il costo della seduta varia da professionista a professionista.
Come avverrà il pagamento delle sedute?
Al momento di pagare ogni singola seduta, il cliente comunicherà il proprio codice univoco allo/a psicoterapeuta, che emetterà una fattura.
Ogni volta che verrà fatturata una prestazione, l’importo residuo del beneficio sarà aggiornato e comunicato al cliente e al professionista. Il/la professionista riceverà dallo Stato, entro un mese, il rimborso della prestazione (direttamente sul proprio conto corrente).
Se l’importo concordato per ogni seduta sarà superiore a 50 euro, il cliente dovrà pagare la quota eccedente. Ad esempio, se fosse previsto un costo di 60 euro a seduta, il bonus coprirà il versamento di 50 euro e il/la cliente pagherà 10 euro.
Se l’importo concordato sarà inferiore a 50 euro, il residuo resterà a disposizione del cliente fino alla scadenza del beneficio. Ad esempio, con un bonus di 400 euro ed un costo di 40 euro a seduta, anziché 50 euro, nel periodo di erogazione previsto il cliente potrà svolgere gratuitamente fino a 10 sedute anziché fino a 8 sedute.
Una volta terminato l’importo, il Bonus non potrà essere richiesto una seconda volta. Si potrà decidere se proseguire la psicoterapia ad un prezzo pattuito con il/la professionista.
Come spendere bene il Bonus psicologo?
Per spendere bene il Bonus Psicologo è meglio rivolgersi al/alla professionista solo dopo un’attenta ricerca, seguita da un primo contatto per telefono o email.
È importante trovare risposte ad alcune domande di base. Quale orientamento segue il/la professionista? Quali sono le aree di intervento per le quali ha maggiore esperienza? Quanti incontri userà per la valutazione? In questo modo ci si potrà fare un’idea del lavoro, per capire se risponde al nostro bisogno.
Una volta iniziato il percorso, sarà molto importante non saltare le sedute e provare ad applicare eventuali indicazioni.
Durante il lavoro, si otterranno migliori risultati se si riuscirà a collaborare con fiducia e a superare insieme anche eventuali conflitti. I conflitti, in molti casi, sono parte fondamentale del lavoro. Poiché il lavoro si rivolge a persone uniche, sarà importante parlare apertamente anche di eventuali attriti o insoddisfazioni legate all’intervento. In questo modo, si potranno trovare insieme gli aggiustamenti più opportuni per personalizzare al meglio l’intervento e renderlo più efficace.
Cosa può offrirti la Sezione Clinica del CRP?
Presso la Sezione Clinica del Centro per la Ricerche in Psicoterapia, è possibile trovare un/a professionista, per iniziare un percorso di cura, sostegno, conoscenza di sé ed empowerment.
L’approccio d’elezione è quello cognitivo-comportamentale. Si caratterizza anche per la possibilità di realizzare interventi brevi, basati su pratiche validate dalla ricerca scientifica. Gli interventi possono essere effettuati sia in presenza che online (tenendo conto delle situazioni). Troverai quindi professionisti specializzati/e in questo approccio o che nella loro formazione hanno un approccio integrato con quello cognitivo-comportamentale.