Fare amicizia con i propri vicini di casa non è semplice e questo per svariati motivi. Primo tra tutti la vita frenetica che conduciamo in cui nel tempo libero siamo spesso concentrati sullo smartphone. Conversiamo per ore con centinaia di “amici” virtuali e poi, nella stragrande maggioranza dei casi, ricordiamo a fatica il nome del nostro dirimpettaio. Questo non può stupirci se consideriamo che con lui avremmo scambiato sì e no tre parole nell’ultimo anno. Va anche detto che quanto detto finora, anche se triste, è in realtà tra le ipotesi migliori. Non sono affatto rari i casi in cui, con i propri vicini di casa, i rapporti siano costellati soltanto da liti, ripicche e rancori.
Non vorrei portare il discorso a fini pragmatici, ma sarebbe anche utile pensare a quanto, persone a noi così fisicamente vicine, possano rappresentare una risorsa. Un aiuto importante in momenti di bisogno. In alcuni casi, neanche cosi rari, vere e proprie ancore di salvezza a cui neanche immaginavamo di poterci aggrappare.
Proviamo allora a vedere qualche semplice consiglio per migliorare, o spesso costruire, un rapporto positivo con i propri vicini di casa
È abbastanza difficile fare amicizia con il proprio vicino di casa specie se abbiamo appena acquistato casa. In questa circostanza il nostro biglietto da visita saranno i necessari lavori per personalizzare la nostra futura abitazione. Lavori che ovviamente comportano polvere, rumori e disagi e diciamolo, non è proprio il massimo degli inizi per istaurare una relazione positiva.
In questo caso potrebbe esserci di grande aiuto un semplice ma significativo gesto. Far trovare nella cassettina della posta dei nostri vicini un bigliettino con il quale ci presentiamo e ci scusiamo di ogni inevitabile disagio che il nostro trasloco sta comportando. Sarà ancor più gradito se ciascuno di essi riceverà il proprio bigliettino, magari scritto a mano, con intestazione personalizzata. Questa attenzione farà certamente emergere l’ accortezza che abbiamo utilizzato nel realizzarlo. Se la frase conclusiva fosse: << Per ringraziarvi della pazienza che avete avuto, appena potrò trasferirmi sarà per me un gran piacere avervi ospiti a casa per un caffè>> sicuramente saranno tutti ancor più predisposti ad instaurare dei rapporti di vicinato positivi.
Sia se siamo nuovi nel condominio sia se vogliamo dare nuovo slancio a relazioni di vicinato fino ad ora piuttosto superficiali, l’ elemento essenziale è quindi quello di apparire ben disposti verso l’ altro.
Quale miglior modo se non quello di sorridere?
Può sembrare banale perché tutti noi sappiamo quanto un sorriso non costi nulla e faccia bene tanto a chi lo fa quanto a chi lo riceve. Tuttavia se ci fermassimo a riflettere sulle nostre interazioni quotidiane, potremmo sicuramente scoprire che spesso, tendiamo alla chiusura. Magari per semplice imbarazzo, siamo soliti chiuderci in noi stessi apparendo freddi e distaccati. Ciò toglie all’ altro ogni eventuale possibilità di costruire con noi un rapporto positivo di amicizia.
E allora, quando capita di incontrarci in ascensore, sul pianerottolo o la sera quando buttiamo la spazzatura, facciamolo un sorriso. E’ un semplice gesto che fa capire al nostro vicino che abbiamo voglia di instaurare una relazione significativa. In questo modo sicuramente lo mettiamo a proprio agio e poi, si sa, il sorriso è contagioso quindi riceveremo altrettanto da chi abbiamo di fronte.
Ovviamente le incomprensioni, più o meno grandi, sono all’ ordine del giorno in ciascun tipo di rapporto e quello di vicinato sicuramente non farà eccezione.
Che cosa ci impedisce di fare amicizia con i nostri vicini di casa?
Può capitare a tutti di avere un vicino che ami ascoltare la musica ad un volume per noi troppo alto. Una vicina che cammina a tarda sera con i tacchi. Un vicino che è solito cucinare eccessivamente speziato ovviamente con le finestre aperte e quando noi abbiamo il bucato steso. Non è poi insolito avere un vicino che per annaffiare le piante inondi il nostro balcone.
Cosa possiamo fare?
In questi casi, come in molti altri piccoli e grandi episodi di vita quotidiana, impariamo a gestire nel miglior modo possibile i conflitti. Sicuramente non agendo attraverso ripicche che non fanno altro che incrementare un circolo vizioso, dal quale sarà sempre più complesso uscire.
Non ci dimentichiamo che spesso, e non solo nel fare amicizia con i propri vicini di casa, il conflitto se affrontato in maniera positiva è una risorsa. Può diventare un ottimo modo sia per incrementare le nostre capacità comunicative sia per far crescere la relazione migliorandone la qualità.
Consigli pratici:
Il primo suggerimento in questi casi è quella di mantenere il nostro self control anche, e soprattutto, quando il nostro interlocutore sembra stia facendo di tutto per farci perdere le staffe. Mantenere quindi un buon autocontrollo è il primo elemento predittivo di una buona risoluzione di situazioni conflittuali.
Altro consiglio fondamentale è quella di ascoltare realmente il nostro interlocutore. Non ci chiudiamo nelle nostre convinzioni come se, qualunque cosa dica chi ci troviamo di fronte, sia assolutamente indifferente.
Cerchiamo infine di comunicare all’ altro quelle che sono le nostre necessità in modo chiaro. Evitiamo i giri di parole e non poniamoci in maniera oppositiva e provocatoria. Spesso siamo molto bravi a palesare i torti che riteniamo di subire dagli altri ma allo stesso tempo poco disposti a metterci nei loro panni . Imparare a guardare con i loro occhi i nostri comportamenti ci aiuterà sicuramente a capire i nostri errori.
Per fare amicizia con i proprio vicini di casa dovremmo essere quindi sempre disponibili al confronto costruttivo.
Come diceva un saggio, <<la verità sta nel mezzo>> , è importante essere pronti a modificare i nostri comportamenti predisponendo anche l’ altro a fare altrettanto. Soltanto attraverso la comunicazione si viene a conoscenza di cose che fino a quel momento magari neanche abbiamo considerato.
Inoltre nei rapporti di vicinato, come in ogni altro tipo di rapporto, dovremmo imparare l’ importanza di saper trovare dei compromessi. Tollerare un determinato comportamento altrui, qualora non vada oltre i limiti consentiti dal senso comune, comporterà che anche l’altro faccia lo stesso con noi che, è pressoché certo, ne abbiamo ugualmente bisogno.
Per concludere…
So che, specie quando si stanno sperimentando situazioni conflittuali o quando ci si trova nell’ imbarazzo di dover iniziare una nuova relazione, non sia facile applicare questi consigli.
Allo stesso modo sono sicura che, mettere alla prova se stessi, cercando di modificare e migliorare strategie comunicative e modalità comportamentali che abbiamo strutturato negli anni, sia un ottimo momento di crescita. Una crescita da cui, non solo usciranno incrementati i nostri rapporti positivi ma anche e soprattutto noi stessi.